Le coliche dei neonati sono uno dei più grandi misteri della natura. Spesso viene definito colica qualsiasi pianto che non si riesce ad interpretare.
C’è chi pensa che il neonato, durante la colica, abbia mal di pancia, altri dicono che sia un semplice fastidio o aria nel pancino.
Dobbiamo stare attenti a non confondere il semplice pianto con la colica. I neonati possono piangere perché hanno fame, sete, caldo, freddo, sonno, bisogno di uscire di casa, voglia di rientrare fra le mura domestiche, un capello arrotolato tra le dita di un piede dentro la tutina, noia…
Spesso il pianto serale dei neonati viene confuso con la colica. I neonati semplicemente percepiscono i sentimenti delle madri e, spesso, la sera, è solo il momento in cui sono al culmine della stanchezza, accumulata durante la giornata, che genera tensione nelle mamme e sfocia con il pianto del bambino.
Molte mamme si accorgono che i bambini, che piangono inconsolabilmente, si tranquillizzano non appena si trovano tra le braccia del padre, magari appena rientrato dal lavoro…anche questa è una buona soluzione.
Come distinguere il pianto di un neonato da una colica?
Se il neonato rifiuta il seno, è stato cambiato, è stato spogliato e magari gli abbiamo anche cambiato la tutina (a volte anche alcune cuciture possono infastidire i nostri piccoli) e, nonostante tutto, continua a piangere in maniera inconsolabile, flette le gambine sino al pancino per poi allungarle con movimenti a scatti: ecco, siamo alle prese con una colica.
Spesso le coliche sono serali o notturne, si ripresentano alla più o meno alla stessa ora e normalmente scompaiono dopo il terzo mese di vita.
Durante la colica è possibile offrire il seno al bambino, provare a cullarlo anche a pancia in giù, flettergli le gambe sulla pancia e fare una leggera pressione; fare tutto ciò che l’istinto di mamma suggerisce, con la consapevolezza che la sofferenza del bambino è data da qualcosa che anche lui non conosce.
E’ importante non perdere la pazienza e non innervosirsi. Spesso il neonato si attacca al seno solo per qualche secondo e poi ricomincia a piangere, altre volte si addormenta stremato per svegliarsi alcuni minuti dopo e ricominciare a piangere. L’aiuto del papà può essere fondamentale! Permettere un momento di pausa e di riposo a chi si occupa del bambino durante la colica (che a volte può durare ore) è estremamente importante!
Non esiste una soluzione che vada bene per tutti i bambini, né una soluzione che funzioni sempre.
Si può cercare di prevenire le coliche con una gestione diversa dell’allattamento. Secondo alcune teorie, infatti, è il lattosio presente nel latte materno che, fermentando, provocherebbe le coliche (allattare offrendo lo stesso seno per due o tre ore, con poppate piccole e frequenti permette al bambino di ingerire un latte più grasso e meno zuccherino):
Secondo altre teorie, alcune sostanze ingerite dalla mamma potrebbero essere causa di coliche, fra queste alcune vitamine (specie quelle con l’aggiunta di ferro), il lievito di birra, la caffeina, cibi e bevande con dolcificanti artificiali, e ancora, il latte vaccino (o cibi che lo contengono).
I bambini allattati, in genere, soffrono molto meno di coliche rispetto a quelli nutriti con latte artificiale.
Barbara Pecoraro
IBCLC – Firenze
Laura Cocchetti
IBCLC – Vigevano