In Allattamento, Articoli

Come Associazione apprendiamo con stupore e incredulità che la commissione che a Palazzo Marino si occupa di vagliare le proposte di collocazione di manufatti artistici negli spazi pubblici di Milano ha respinto la scultura bronzea “ Dal latte materno veniamo”, realizzata a grandezza naturale dall’artista Vera Omodeo, i cui figli hanno generosamente donato al Comune.

Secondo la suddetta Commissione infatti “l’allattamento risulta un valore rispettabile ma non universalmente condiviso da tutti i cittadini e le cittadine “ (Cit.)

Ci piacerebbe davvero che la commissione di esperti spiegasse meglio questa frase che viene da noi percepita come pretesto. Questa scultura che troviamo meravigliosa raffigura un atto di amore di una mamma verso il suo bambino, non è forse questo un valore universale? L’arte può esprimere bellezza, può offrire un’esperienza estetica unica gratificante e può anche provocare emozioni e questa scultura bronzea ha tutte queste caratteristiche.

Ci chiediamo chi mai potrà trovare poco consono o chi si potrà sentire offeso da un gesto che ha radici profondissime e che è la base del genere umano?

Probabilmente è necessario veicolare il significato profondo dell’opera superando stantie e anacronistiche interpretazioni superficiali. Ci offendiamo forse vedendo una statua di una Madonna che allatta?

L’allattamento è un atto naturale e biologico, un momento di intima connessione tra madre e figlio che va celebrato, sicuramente non nascosto o relegato in luoghi chiusi.

Vero è che non tutti siamo genitori, ma sicuramente tutti siamo stati figli e quindi la maternità che questa statua celebra è un valore condiviso!

Qual è dunque il significato diretto o indiretto che il Comune di Milano vuole trasmettere con il suo rifiuto? Forse che l’allattamento è qualcosa di vergognoso o inappropriato al di fuori delle mura domestiche? Oppure che potrebbe essere offensivo e generare sensi di colpa in chi non ha potuto allattare?

La nostra Associazione si occupa da oltre 10 anni di allattamento: promozione, supporto e accompagnamento secondo le linee guida OMS e del tavolo tecnico operativo interdisciplinare per la promozione dell’allattamento al seno (TAS) del ministero della salute ed è costituita da facilitatrici volontarie, ossia donne e mamme formate sul percorso dell’allattamento allo scopo di aiutare altre madri e all’interno operano anche diverse IBCLC, Consulenti professionali per l’allattamento.

Sappiamo bene che ci sono mamme che nel loro desiderio di allattare hanno trovato informazioni contrastanti nel momento di maggior bisogno, si sono sentite confuse, inadeguate.

Come da ultime risoluzioni ministeriali del 14 marzo in materia di promozione e sostegno dell’allattamento, “è fondamentale che l’allattamento al seno sia una scelta consapevole, libera e informata ed è compito delle istituzioni accompagnare, fin dalla gravidanza e subito dopo la nascita, le mamme e papà in questo percorso, fornendo loro le informazioni e gli strumenti necessari per viverlo insieme, apprendendo come condividere con serenità questo gesto di cura, i cui effetti vanno ben oltre la semplice soddisfazione di un’esigenza nutrizionale” (Morgante)

Probabilmente la scultura di Vera Omodeo va a ricordare quanto lontano ancora siamo da una cultura che sostiene davvero l’allattamento

L’OMS raccomanda l’allattamento esclusivo per sei mesi ma, frequentemente, l’abbandono è assai precoce e dovuto a tantissimi motivi, tra i quali la mancanza di aiuto o il rientro anticipato al lavoro.

L’obiettivo della strategia globale OMS per il 2025 è di arrivare a tassi di allattamento esclusivo almeno al 50% entro l’anno prossimo, attualmente in Italia ci attestiamo al 30%, ben lontani dall’obiettivo, e con forti divari fra nord e sud.

Chi si occupa come noi di sostegno all’allattamento sostiene donne che si rendono conto che la “colpa” del loro mancato allattamento non è ad esse deputate per incapacità o inadeguatezza, ma sono esse stesse vittime di una cultura che non sostiene l’allattamento, che ancora cerca di confondere le persone facendo progetti molto simili agli ospedali amici del bambino dell’Unicef ( BFHI Baby Friendly Hospital Initiative) ma che sono viziati da interessi commerciali nemmeno troppo velatamente.

A queste mamme l’associazione rivolge un appello: non sentitevi in difetto! Se passate davanti ad una donna che allatta fatele un bel sorriso di sorellanza perché non si conosce la storia di quell’allattamento: forse può aver sofferto, forse ha lottato, probabilmente si è informata autonomamente pagando ciò che lo stato dovrebbe garantire e fornire in modo gratuito e competente a tutte le mamme.”

La nostra associazione auspica che la scultura bronzea di Vera Omodeo venga addirittura contesa fra più città virtuose.

Si interpelleranno i comuni che hanno dato il patrocinio all’Associazione affinché facciano richiesta di averla.

Si è certi che ci saranno piazze orgogliose di esporla perché la gente ormai ha sete di bellezza e verità.

L’Associazione affiancherà le manifestazioni, flash mob, mobilitazioni in favore a questa “forma di valore”, in quanto per garantire un futuro sano e prospero per le generazioni a venire è necessario che anche l’allattamento abbia valore.

E’ innegabile che allattare è la norma biologica, nel pieno rispetto dei desideri di ogni famiglia. Quando la cultura e la società sosterranno nei fatti la maternità e l’allattamento e ogni scultura o forma artistica che la rappresenti con rispetto e affetto si potrà dire che la società avrà generato il cambiamento a favore della diade mamma-bambino e del futuro.

Terminiamo questa nostra lettera in difesa dell’arte e dell’allattamento con una frase per un futuro migliore:

“Proteggere e investire nello sviluppo fisico, mentale ed emotivo di tutti i bambini rappresenta la base per un futuro migliore.

L’allattamento materno, che è alla portata di quasi tutti i bambini, è la chiave di questo futuro.

Esso offre una delle migliori possibilità di garantire non soltanto la sopravvivenza, ma anche il pieno sviluppo di un bambino.

La promozione dell’allattamento al seno è l’investimento più semplice e saggio che una nazione possa fare”

“Allattamento al seno per crescere in buona salute”,

UNICEF, 2000

Laura Cocchetti
Presidente

Allattamento e Dintorni APS

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