Le due parole chiave nello svezzamento sono: gradualità e amore.
Se una mamma desidera svezzare sono molti i fattori da prendere in considerazione, è importante procedere adeguando la situazione in base all’età del bambino, al tempo che la mamma ha a disposizione e al motivo che sta alla base della sua scelta.
Più tempo si ha a disposizione, più sarà facile far accettare al bambino il cambiamento.
E’ possibile eliminare una poppata alla volta, compensando con una dose maggiore di coccole ed attenzioni.
Procedere lentamente permette al corpo della mamma di diminuire gradatamente la produzione evitando fastidiosi ingorghi. Quando si vuole ridurre le poppate è consigliato evitare situazioni nelle quali il bimbo è abituato a poppare, come sedersi nella potrona dove lo si allatta normalmente, e prevenire la sete offrendogli bevande non dolcificate.
Se il bambino è già grandicello, una strategia che può funzionare, è quella di cambiare la sua quotidianità, ad esempio, portandolo spesso al parco o a giocare con altri bimbi. Distraendolo, con tante coccole e tanto amore, lo svezzamento risulterà indolore per entrambi perchè la “coccola” dell’allattamento viene sostituita da altre attenzioni. Svezzando con amore il rapporto mamma- bambino cresce, si evolve, e non lascia il vuoto che lascerebbe uno svezzamento brusco.
Nei rari casi in cui la mamma è costretta a svezzare un bambino in tempi rapidi, il compito dei genitori (è giusto ricordare, che come nell’allattamento anche nello svezzamento, il papà può avere un ruolo fondamentale!) sarà quello di aiutare il piccolo ad accettare questo cambiamento, accogliendo la sua rabbia e condividendo i propri sentimenti, spiegandogli chiaramente quanto anche mamma e papà siano dispiaciuti e che i suoi sentimenti sono giustificati.
I bambini, anche se molto piccoli, capiscono se si tratta di una vera emergenza e saranno più collaborativi, se spieghiamo loro chiaramente i motivi che ci spingono a svezzarlo.
I sentimenti che accompagnano questa fase possono essere i più diversi, alcune mamme sentono una lieve depressione causata dalle variazioni ormonali (specie in caso di svezzamenti molto rapidi), altre concludono l’esperienza dell’allattamento portandosi dentro un senso di tristezza (soprattutto quando le loro scelte sono state dettate più dalle consuetudini e dal sentire comune della società, che dalla loro volontà).
Se la decisione di smettere è presa nella più totale serenità, normalmente è accompagnata da sentimenti positivi, da un senso di soddisfazione e di completezza. I genitori sono consapevoli che una fase importante è finita, ma lo svezzamento non porta a volersi meno bene, semplicemente si troveranno altri modi di manifestare i propri sentimenti: le coccole, come l’amore, non finiscono mai!
Laura Cocchetti
IBCLC – Vigevano