La frequenza e la durata delle poppate variano nel corso del tempo, a seconda dell’età, ma anche dello stato del bambino: un giorno potrebbe aver bisogno di poppare di più o di meno rispetto al giorno precedente.
La media delle poppate che richiede un neonato si aggira intorno alle 10-12 nelle 24 ore.
La produzione di latte ottimale, basata cioè sui reali bisogni del bambino, si ottiene permettendo al bambino di attaccarsi al seno ogni volta che ne dimostra il bisogno. La produzione di latte, infatti, è regolata dalla domanda: più latte viene richiesto al seno, più il seno produrrà.
Distanziare le poppate per permettere al seno “di riempirsi” porta ad una diminuzione della produzione, causata dal fatto che, quando il latte permane a lungo negli alveoli, si ha una forte concentrazione di una proteina, detta FIL (Fattore inibitore della lattazione) che rallenta e blocca la produzione di altro latte. Mente una rimozione frequente dal seno porterà ad una maggiore produzione e anche ad una maggiore quantità di grassi presente nel latte stesso.
La frequenza delle poppate è anche determinata dalla capacità del seno materno di accumulare all’interno degli alveoli (le ghiandole che producono latte), maggiori o minori quantità di latte. Non è correlata, però, alle dimensioni del seno. Questo non influisce sulla quantità totale di latte prodotto in 24 ore, né quindi sulla capacità di ogni donna di nutrire il suo bambino.
Un altro fattore da tenere presente quando ci si chiede ogni quanto allattare, è che il bambino ha un forte bisogno di poppare non solo per nutrirsi, ma anche per soddisfare altri bisogni fondamentali, come la sete, il bisogno di contatto, il rilassamento necessario per addormentarsi, il piacere che gli procura l’atto del succhiare.
Succhiare, infatti, è un bisogno importante per il neonato, è fortemente rilassante e rassicurante, al di là del semplice atto del nutrirsi.
Ogni volta che si permette al bambino di poppare anche solo per pochi minuti per soddisfare uno di questi bisogni, lui assumerà comunque una certa quantità di latte, permettendo al seno di mantenere alta la produzione in base alle necessità del bambino.
Paola Mazzinghi
IBCLC – Firenze